Fonte foto: fanpage

In questi giorni non si parla d’altro: è uscito il nuovo format Falsissimo di Corona. La Verità di questa settimana è lo scoperchiamento di un famosissimo vaso di Pandora, o di Pandoro, per citare il gioco di parole usato da Selvaggia Lucarelli.

Mentre Chiara Ferragni viene rinviata a giudizio per la questione della falsa beneficenza, respingendo le accuse, Falsissimo a poco dall’inizio di Sanremo, si prende la scena arrivando fino alla prima pagina di Repubblica.

Altro che film…

Non possiamo negarlo, siamo tutti un po’ amanti del gossip. La storia dei Ferragnez ci piace e ci tiene appesi perché la realtà è tristissima, e forse, era già tutto previsto: il matrimonio perfetto che decolla, il successo che diventa però un’arma a doppio taglio, i tradimenti, i nuovi amori…una soap opera come Beautiful.

La grande voce autorevole del Re dei paparazzi Fabrizio Corona e i protagonisti, sono personaggi che in questi anni li abbiamo visti in tutti i modi: in casa, al mare, assonnati, in compagnia di amici, in preda a pianti isterci e balbettanti.

Anni trascorsi a costruire l’immagine perfetta della famiglia tradizionale ma modernissima, il tutto spazzato via da una serie di telefonate registrate e messaggi, in cui Corona fa da paciere tra Federico Lucia e Angelica Montini, la donna del «circolino milanese», come lo definisce lui.

In tutti questi anni, a quanto pare, è stata il vero e unico amore di Fedez. Persino a un passo dall’altare, persino dopo le struggenti parole d’amore che si trasformavano in lacrime, shooting tra fuochi d’artificio, luna park e altri dettagli di sobrietà del matrimonio più seguito su Instagram di sempre.

Il grande esperimento di Falsissimo Corona

Partiamo da un presupposto: voi in una situazione di litigio tra amanti, vi verrebbe mai in mente di coinvolgere Fabrizio Corona come intermediario?

Ma come possiamo dire, la sospensione dell’incredulità è un’alleata preziosa, e il senso finale di queste rivelazioni è che, come nelle migliori soap opera, il protagonista svela tutto se stesso, mentre il re dei paparazzi, in un’atmosfera degna di un episodio di Blu notte, ci fornisce ogni dettaglio sul più grande colpo di scena che il nostro circo mediatico potesse desiderare.

Insomma, la Bella stronza del duetto di Sanremo con Masini sarebbe lei, Angela Montini, e non la Ferragni. L’amore tormentato sarebbe questo, e non quello del racconto su Instagram, non quello delle foto in sala operatoria, delle mani che si stringono, dei vari noi contro tutti, senza che nessuno ci dividerà mai.

La reazione di Chiara Ferragni

(altro…)

La Generazione Z, composta da persone nate tra la fine degli anni ’90 e l’inizio degli anni 2010, sta vivendo un periodo di grandi cambiamenti e sfide. Ridefinizione di dinamiche tradizionali e imposizioni di nuove priorità, sia nel mondo del lavoro che nella socità.

Generazione Z: un senso oltre allo stipendio

Vivere per lavorare o lavorare per vivere? Un tempo nessuno si faceva questa domanda, ma per la Generazione Z, è diventata una questione essenziale. Sono tantissime le persone che dopo l’esperienza del lockdown, hanno rivalutato le loro priorità. Non sono più disposti a sacrificare il tempo libero in nome di un lavoro che non risponde alle aspettative di realizzazione e crescita personale.

Il “posto fisso” ha perso il suo fascino. Ciò che conta ora, è trovare un allineamento tra lavoro e valori individuali, tra carriera e passioni. Non è per niente semplice. Spesso il sogno si scontra con la dura realtà: precarietà e stipendi bassi. Di fronte a tutto ciò, scelgono comunque di adattarsi. Accettano lavori temporanei e percorsi da freelance, con la speranza di un futuro professionale più stabile e appagante, senza mai perdere di vista il loro equilibrio.

Passioni: ciò che fa battere il cuore

Per la Generazione Z, le passioni non sono viste solo come hobby, ma come parte integrante della loro identità e del loro percorso di vita.

Alcuni, con sacrificio e un po’ di fortuna, riescono persino a trasformare questi hobby in veri e propri lavori, spesso grazie ai social: basta pensare a chi ha creato community di migliaia di follower nel mondo dei viaggi, del make-up e della moda, attirando collaborazioni con brand famosi.

La Generazione Z non è più disposta a lavorare solo per uno stipendio, ma cerca un impiego che rispecchi i suoi valori e che contribuisca al bene comune. La diversità e l’inclusività sono temi sempre più importanti, con molti giovani che scelgono di collaborare solo con aziende che dimostrano un impegno concreto verso l’uguaglianza di genere, l’inclusione razziale e l’accesso alle opportunità per tutti.

Amore e intimità

<<Amiamo tanto, e spesso male, nei posti sbagliati, aspettandoci altro da quel che è, stracolmi di “avremmo voluto”, “ci sarebbe piaciuto”, “ma poi…>>.

(altro…)

E’ uscito il nuovo album di Guè Pequeno, intitolato ”Tropico del Capricorno”.

Ogni brano racconta una storia a sé, ma insieme formano un mosaico che rappresenta l’essenza dell’artista: introspezione, passione e uno sguardo sempre rivolto al futuro.

Ascoltiamo insieme una canzone.

Guè Pequeno, Shiva – Da 0 a 100

”Se ci penso, rifarei tutto da capo
Non mi pento
Da zero a cento in un momento
Sul cemento
Ho scritto delle parole contro il tempo
Come il vento (Ah)

Nuove Louis, sono al passo, Picasso audio (Ah)
A che serve la fama se ti porta l’odio? (Ah)
A che serve un hermano se poi ti tradisce? (Fuck)
A cosa serve il grano? Tanto poi finisce (Niente)
Suono note maledette, sono Cash Baker (Yeah)
A che serve una bitch se è una heart breaker? (Ah)
Posso amarti all’inizio dell’alba o alla fine della notte
Occhi viola come i Lakers (Ah)
Sarò come il vento
Che porterà in tutti i quartieri il gergo (Ah)
Resto real, cento cento
Per ogni fratello preso (Damn)
Ogni sorella che vive una situazione peso (Fuck)
Rappo su un filo teso (Uff)

Sto chillando sul sedile dietro (Seh)
Guardo il mondo che si sta oscurando come il vetro (Damn)
Sul mio Rollie sta scadendo il tempo
Sono un cattivo esempio (Mhm), ma pur sempre un esempio (Yeah)

(altro…)